…la tempesta non si fermerà… negli occhi rimarrà per sempre l’immagine di quelle immense onde… nelle orecchie rimbomberà tutta la vita il frastuono del mare, il frantumarsi delle assi di legno della nave…
ed ora sono qui, sdraiato per terra vicino alla taverna di Novogorod, ubriaco di mare, sperduto sulla terra ferma, non parlo più, non sento più, non vedrò mai più altro che quella dannata tempesta… e Dio
Dio che mi guarda, mi fissa, mi copre le orecchie e chiude gli occhi, amorevole
Ma nemmeno Dio stesso può contrastare la potenza del Mare… il mare… il male… IL MALE!
Il padre eterno mi salvò da morte certa, per consegnarmi a morte più certa ma lenta
Qui, alla taverna di Novogorod
Non c’è nulla per me, attorno a me solo mare, fulmini e tempesta. La gente cammina veloce, beve allegra nella taverna, qui, a Novogorod
Io attendo solo che il freddo mi prenda, mi sento bagnato come quel giorno, la tempesta ormai mi ha preso, sono suo, lei è mia… IO SONO IL MARE!
“Pover’uomo, bisogna fare qualcosa per lui… ormai sono due mesi che l’abbiamo ripescato dal mare, e ancora non parla, sembra non vederci…” “e che vuoi fare? Ormai è finita per lui, la pazzia l’ha preso, solo il padr’eterno può salvarlo…”
io vi sento… io sento tutto… voi siete onde, fate parte della tempesta…
“portiamolo dentro almeno” “mi ha morso l’ultima volta che c’ho provato…”
sciocchi, il mare non morde, picchia, rivolta, rovescia, si alza e si abbassa su di noi tutti…
…
è notte fonda ormai, solo io e la mia tempesta siamo qui, davanti alla taverna, a Novogorod
ma adesso dobbiamo andare, altre navi aspettano di essere rovesciate… andiamo fido vento, ripartiamo, viaggiamo… e tempeste portiamo!
“fermo!non farlo! Non buttarti… NOOO!” “presto! Aiuto! Sta annegando!”
“lasciatelo andare, per lui non c’è più nulla da fare, nemmeno io sono riuscito ad aiutarlo” e il vecchio con la barba bianca si allontanò lentamente, triste
[Modificato da |bortogod| 26/05/2006 16.59]