Reman anche lui scortato dalle guardie dell'imperatore , e con l'onorata compagnia dell'imperatore stesso, non credeva a quello che aveva detto l'imperatore e non ci riusciva.
Ma sperava. Che fosse vero. Voleva aiutare l'impero in questo momento di crisi.
Il capitano e gli spadaccini stessi sembravano diffidare delle parole del loro sovrano.
Soprattutto quello scorbutico del Capitano Renault Raverie.
Il primo assalto del'alba si fece vedere subito. Stavolta un uomo solo. era stato evidentemente mandato solo in avanscoperta, perchè l'alba non era così sprovveduta da mandare un uomo solo.
Ma non era tornato. Avevano un vantaggio sull'alba per una volta da duecento anni.
Attraversarono il Sacrario Imperiale, situato sotto le prigioni.
Dovevano percorrere una strada fino alle fogne per poi uscire fuori e lontano dalla città imperiale, nell'uscita segreta est delle fogne, vicino all'isola abbandonata di Vilwerin, dove si sarebbero fermati per decidere le prossime mosse.
Il Capitano non capiva le mosse dell'imperatore.- Puah! Viaggiare con un prigioniero! Stiamo scherzando?!- pensava fra sé.
Ma l'imperatore sembrava sicuro di quello che diceva. E anche Reman stava piano piano prendendo confidenza con la situazione in cui si trovava.
Il Capitano aveva pensato bene di metterlo davanti a loro in modo tale che se li avessero attaccati, avrebbero ucciso prima lui e avrebbe dato il tempo agli spadaccini di prepararsi. -Eheh!- ridacchiava fra sè-
Ma per poco.
Infatti, un freccuia sibilò nella stanza e sfiorò di pochissimo il cervello del capitano, poiché era l'unico a tiro dell'assassino, nella posizione in cui si trovava ,sopra un masso rialzato su una colonna rialzata.
Per fortuna erano in due. Fu uno scontro di frecce fra Glenroy e gli assassini. Grazie alla sua abilità ebbe facilmente la meglio.
In pochi secondi gli assassini erano a terra e il gruppo poté proseguire attraverso il sacrario. Erano quasi arrivati. Erano all'entrata delle fogne imperiali.
continua ...
[Modificato da Edelhart 30/12/2009 19:55]