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...spero di non deludere nessuno. Amo la Storia poichè la Storia ci insegna tante cose: anche se spesso è scritta dai vincitori o semplicemente da quelli che sono “rimasti in piedi per raccontarla”, altrettanto spesso riescono a parlare i fatti. Incrociando le versioni, si può avere una discreta concezione dei fatti. La Storia è fatta di fatti: per quelli della mia generazione e in generale per tutti quelli che “all’epoca non c’erano”, conoscere cosa è successo ieri aiuta, e non poco, a comprendere cosa succede oggi. La Storia è maestra di vita ma molti sembrano dimenticarlo, ignorarlo o peggio, volerlo ignorare: non la studiano, ma soprattutto non la rispettano. L’aspetto esteriormente ludico della Storia trattato in queste pagine, nasconde tutto l’amore che invece le diamo. Credendo, convintissimi, di stare semplicemente giocando, in realtà stiamo continuamente imparando, apprendendo ed ampliando la nostra conoscenza della Storia. Che lo scopo sia il creare un impero commerciale, piuttosto che uno coloniale, o anticipare l’unificazione dell’Italia, usare il giusto Leader per la giusta mansione, o dimostrare che si “poteva fare” o che “cosa sarebbe successo se…” di fatto, per raggiungerlo, ci si impegna nella ricerca di informazioni, nozioni, conoscenze che sempre più ci portano a scavare nel “baule del tesoro” della Storia… ci portano a conoscerla e comprenderla sempre più… e a casa mia, conoscenza e comprensione sono a braccetto con l’amore.

Inizierei con la citazione che “Anche la miglior Tattica deve chinarsi, quasi impotente, alla Strategia più raffinata” che Erich von Manstein ha detto e più e più volte. Il piano per l’attacco alla Francia (quello del “Colpo di Falce”) e la presa di Sebastopoli in Crima, sono solo due esempi del suo genio. Avere un centesimo delle capacità intuitive e delle conoscenza dei sistemi d’arma avuti da quest’uomo è uno dei tre desideri che chiederei al mio genio della lampada. Lui, a suo modo, è entrato nella Storia... a mio modo io ci gioco.

In rispetto e in memoria di tutti i caduti di tutte le guerre, è intenzione nostra parlare di conflitti, di Strategia & Tattica. Sono appassionato del periodo che va dai primi del ‘900 fin quasi ai giorni nostri, con focus particolare su i due conflitti mondiali di questo secolo. Con piacere confronterò le mie esperienze “sul campo” e le mie conoscenze con quanti lo vorranno. Sono sempre stato un ludo-bellico sostenitore della guerra di movimento (principio applicato a qualsiasi gioco in cui mi sono cimentato con ottimi risultati) e tattiche non convenzionali, con predilezione per i giochi su scala globale poiché ritengo che ciò che succede “di la” influenzi ciò che succede “di qua” e viceversa. Nella speranza di dare un contributo a questo Forum… partiamo