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Un po' di storia sui pirati

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2016 15:59
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visto che qui si parla di storia dei pirati vorrei aggiungere qualcosa.[SM=g27811]
Storia dei Pirati dalle origini ai giorni nostri

La pirateria è un fenomeno tanto antico quanto attuale.

I pirati sono esistiti da sempre.

Già nell'antica Grecia e durante il periodo dell'impero Romano le acque del Mar Mediterraneo venivano attraversate da predoni del mare, tanto che le città della Grecia adottarono particolari "misure di sicurezza" per difendersi dalle azioni di pirateria. Ma i pirati greci non rappresentavano solo un pericolo per la stessa Grecia ma erano una vera e propria minaccia per le navi fenice che trasportavano materie pregiate come ambra, argento, rame.

Nel I sec. A.C. i pirati divennero un vero e proprio flagello per le navi mercantili del Mediterraneo tanto che nel 67 a.C la flotta di Pompeo Magno riuscì ad accerchiare i pirati ma non riuscì a liberare i mari dalle scorribande dei pirati.
Anche Giulio Cesare nel 75 a.C. venne fatto prigioniero dai pirati sulla rotta per Rodi fino a quando venne pagato il riscatto.
Pirati temuti furono anche i vichinghi.

Sin da tempi remoti le tribù delle coste della Scandinavia assaltavano e depredavano i mercantili e quando cominciarono ad avventurarsi in pieno oceano fu facile per loro saccheggiare anche le coste.

Le navi vichinghe erano leggere e veloci e rendevano le loro incursioni devastanti.

La leggenda narra che nel XIII sec. il pirata vichingo Eustachio, detto il Monaco, avesse fatto un patto col diavolo, che gli permettesse di rendere invisibile la sua nave ma questo potere non gli venne in aiuto quando tentò di invadere l'Inghilterra; Eustachio venne catturato e decapitato.

Nel XIV sec. il pirata Störtebeker era il terrore del Baltico. Per entrare a far parte della sua flotta, l'aspirante pirata doveva bere in un solo sorso un gran boccale di birra. La leggenda vuole che quando questo famigerato pirata venne catturato scoprirono che l’albero della sua nave era interamente d'oro.
Ma i pirati più noti, quelli a cui sono state dedicati racconti, storie e trasposizioni cinematografiche, sono venuti solo più tardi, con la scoperta dell'America e i conflitti di potere tra le nazioni europee.

Tanto che molti pirati ottennero una vera e propria autorizzazione, una sorta di "patente di corsa" (da cui deriva il nome "corsari"), che li rendeva ufficialmente "predoni-mercenari" al servizio di qualche potente governante.

Mentre il pirata è colui che saccheggia, ruba in mare, il corsaro è il comandante di un vascello armato autorizzato dal proprio governo attraverso lettere di corsa o di marca, a catturare navi di nazioni ostili.

In caso di cattura il pirata veniva condannato a morte mentre il corsaro veniva imprigionato come prigioniero di guerra.

Famosi corsari furono Thomas Cavendish (1555-1592), Francis Drake che combatté contro gli spagnoli per conto della regina Elisabetta I e riuscì ad arricchire le casse dello stato con un bottino di oltre 200.000 sterline e John Hawking (1532-1595).


Questi corsari, che furono però considerati pirati avevano a loro disposizione navi da 100-300 t., che imbarcavano sempre molti marinai di riserva i quali venivano utilizzati per governare i vascelli catturati. I cannoni di queste navi potevano lanciare una palla da 20 Kg. ad un chilometro e mezzo di distanza.

Ma i galeoni spagnoli erano le navi più potenti in assoluto; erano equipaggiati con circa 200 marinai e con un armamento che poteva comprendere fino a sessanta cannoni. Sui galeoni spagnoli venivano imbarcati per l'Europa quasi tutti i tesori del Nuovo Mondo che attraversavano l'Oceano in convogli formati anche da cento unità.
La vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti. Sulle navi non mancava il lavoro per l'equipaggio impegnato in una costante manutenzione della nave.

Le regole per la ciurma erano poche ma alcune molto dure. Ecco alcune regole che i pirati dovevano rispettare:

Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore.
Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro
I lumi delle candele devono essere spenti alle otto.
Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite.
Donne e fanciulli non possono salire a bordo.
Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l’abbandono in mare aperto.
Tra una scorreria e l'altra trascorrevano interminabili settimane di noia animate dalle numerose risse tra membri della ciurma. Ecco perchè il capitano doveva incutere non solo rispetto ma anche paura. E sicuramente un personaggio che doveva incutere terrore al suo equipaggio fu sicuramente il noto famosissimo quanto temuto pirata Barbanera.


Barbanera teneva micce accese tra i capelli tanto che la sua testa era sempre circondata da una inquietante nuvola nera, beveva rum mescolato con polvere da sparo e arrotolava la sua lunga barba nera intorno alle orecchie per rendere il suo aspetto ancora più minaccioso. Sembra che avesse 14 mogli e altrettanti cognomi fra i quali Drummond, Thatcht, Trsh, ma il suo vero nome era Edward. Catturato dalla Marina Inglese nel 1718 venne ucciso in un cruento duello. La sua testa mozzata venne infissa sul bompresso della nave.

Altro personaggio storico della pirateria fu Morgan ufficiale e capo pirata, nel 1671 conquistò Panama, la più ricca e protetta città del Nuovo Mondo.
Nel XVII sec. alcuni coloni di varia origine europea occuparono l'isola di Tortuga, vicina a Santo Domingo. Questo lembo di terra dalla forma di tartaruga divenne il più noto covo della storia dei pirati. Dall'usanza di cuocere la carne sopra il braciere chiamato boucan nella lingua indigena i pirati che infestavano questa zona vennero chiamati bucanieri. Questi erano esseri feroci, impavidi e incuranti della morte.

Uno dei più famosi bucanieri del tempo fu Henry Morgan. Passato alla storia come il pirata Morgan.


Nel 1674 il re Charles II lo nominò Sir Henry Morgan, e vicegovernatore della Giamaica, dove divenne proprietario terriero. Alcuni di questi famigerati pirati, soprattutto quelli di origine inglese, venivano chiamati freebooters dall'olandese vrijbuiter (vrij= libero buiter=bottino) che in lingua italiana si trasformerà in filibustieri.
Ma tanti altri furono i pirati di spicco come Capitan Kidd, Walter Raleigh che entrato nelle grazie della regina Elisabetta I ebbe in dono lucrosi monopoli commerciali e Jean Lafitte.

Ma tra i nomi di pirati famosi non mancano le donne.

Le donne pirata si vestivano, bevevano combattevano e bestemmiavano come gli uomini. Le due donne che resero onore alla pirateria al femminile furono Mary Read e Anne Bonny. La prima era nota per il suo coraggio tanto che quando i pirati nemici attaccarono la nave su cui era imbarcata si difese fino a sconfiggere e ad uccidere l'ultimo nemico.
Anne Bonny, dopo aver incontrato il pirata Jack Rackham, abbandonò il marito per seguirlo, travestita da abiti maschili, quando Mary Read si unì alla ciurma di Rackham divennero ottime amiche. Quando i pirati di Rackham furono catturati le due donne non vennero impiccate perché erano entrambe incinte.
La pirateria nel senso più antico del termine prosperò per circa tre millenni, le guerre di corsa si conclusero nel XIX secolo anche grazie all'avvento delle navi a vapore e delle navi della Marina inglese e Statunitense che per la loro velocità riuscivano a battere le navi pirata che facevano ancora affidamento sulla propulsione a vela.

Tuttavia la pirateria è un fenomeno ancora attuale. I pirati del Terzo Millennio non sono poi così diversi dai feroci corsari di un tempo. L'unica differenza è che a posto delle spade hanno a loro disposizione armi da fuoco e imbarcazioni potentissime.

Solo nelle acque asiatiche il danno procurato a petroliere, porta container e cargo da questi pirati della nuova generazione può essere stimato intorno ai 32 miliardi di lire l'anno.
I più feroci sono i pirati indonesiani che nel 2000 hanno colpito e depredato ben 86 mercantili e hanno ottenuto il triste primato di essere i più feroci pirati dei sette mari.
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