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ASSEDIO DI GRONINGEN

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2011 14:52
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Patrizio
Mastro Cantore
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23/05/2006 22:56
 
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Assedio di Groningen PARTE 9

La giornata densa di eventi volse presto al termine. Il sole stava gia tramontando da alcune ore e la prima brezza serale cominciava a soffiare leggera quanto gelida. Le guardie appostate sulle mura di Groningen si raggomitolarono sempre più nei loro pesanti mantelli in modo da proteggersi dal freddo incalzante, nel frattempo sorseggiavano del denso liquore per scaldare un po’ il corpo e rinfrancare lo spirito.
Fuller si trovava nella zona alta del porto seduto su di un muricciolo che fungeva da parapetto. Da quell’altura poteva scorgere il mare calmo e le barche da pesca che attraccavano lentamente dopo una giornata di pesca. Successivamente alla discussione avvenuta con il sindaco Ubner, si era recato li per pensare e riorganizzare le idee; recentemente aveva scoperto delle tracce di un complotto piuttosto intrigato ma soprattutto di un esercito sospetto a pochi chilometri dalla città. Qual’era il vero motivo della sua presenza?, questa domanda aveva tormentato Fuller per l’intera giornata…
“Signore la sua cena”
I pensieri di Fuller vennero interrotti dall’arrivo inaspettato di una guardia mandata a portargli il rancio.
“Grazie, appoggia tutto lì” rispose il comandante.
“Si signore” la guardia fece come gli venne ordinato e dopo aver reso il saluto si allontanò.
Fuller non degnò nemmeno di uno sguardo il vassoio appena consegnato ma tornò repentinamente ai suoi pensieri.
“Dovresti mangiare finché ne hai l’occasione, presto potresti non averla più” la voce parve venire dal nulla flebile e sommessa; Fuller si riscosse subito dai suoi pensieri a prese a guardarsi attorno.
“Chi è là!!, fatevi vedere!!” disse scrutando la crescente oscurità.
Con la daga già in pugno, il comandante scese dal muricciolo per prepararsi ad un possibile scontro quando apparve però la figura dell’Oscuro dal nulla, si tranquillizzò leggermente.
“Siete voi accidenti!, potreste evitare di cogliermi sempre alle spalle!” disse con tono ancora agitato.
“ahahaahaha, mio caro comandante, di una cosa sono certo che se qualcuno dovesse assoldarmi per uccidervi, non avrei certo problemi a portare a termine il compito. Ahahhaaaa!”
Fuller fissò l’Oscuro con indignazione e con la voglia di trasformare quel ghigno in una smorfia di dolore ma il buon senso gli permise di mantenere la calma ricordandogli chi si trovava di fronte. Ripose così la daga nel fodero e si apprestò a sedersi di nuovo sul muricciolo.
“Che hai per me” disse in tono indifferente.
“Niente di buono!” rispose l’Oscuro, “Verrò subito al punto della questione che è poi quello che desideri sapere di più”.
“Hai scoperto il motivo della presenza dell’esercito a Nord?” chiese Fuller con impazienza.
“O certo che l’ho scoperto e non ti piacerà affatto….”

“Generale è arrivato un altro corriere!” disse una delle guardie
“Fatelo entrare” rispose Franz,
Il corriere depose la missiva direttamente sulla scrivania del Generale che la raccolse e si mise subito a leggerla.
Appena ebbe terminato, Franz guardò Herik con un espressione maliziosa. Il capitano aspettava pazientemente un responso da parte del Generale il quale non si fece aspettare.
“Non ci crederai Herik, il principe chiede informazioni riguardanti lo stato dell’assedio e dice che se non invieremo presto notizie del nostro successo, provvederà ad inviare un’intera compagnia del suo esercito personale. Sai che significa questo???”
“Certo signore, significa che il principe non sa che noi siamo al corrente della presenza del suo esercito a Nord. Con tutto il rispetto signore, torno a risottolineare che la situazione puzza di imbroglio e ora ne sono più convinto che mai”.
“Posso dire che hai ragione Herik. Sai, mi sono incontrato con il comandante delle forze di Groningen e anche lui la pensa allo stesso modo” terminò la frase lasciando vagare lo sguardo per la stanza.
“Che facciamo ora signore?, gli uomini attendono”.
“Aspettiamo domattina, stanotte mi devo incontrare segretamente con il nemico, sembra che abbia qualcosa di importante da comunicarmi”.
Herik si mise sull’attenti e poi si volse uscendo dalla tenda lasciando il Generale a pianificare l’incontro.

Continua…

[Modificato da Rurik Forgiaferro 23/05/2006 23.08]



"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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24/05/2006 19:15
 
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Bellissima storia Rurik [SM=g27811].Se vuoi leggere la mia è nella sezione "la presa di Ellèsmera"


Sei un apostolo. Sei un britanno. Sei un ingegnere, Sei un marine.

DEVI MORIRE.


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Patrizio
Mastro Cantore
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24/05/2006 23:50
 
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Grazie davvero, ormai siamo agli sgoccioli. [SM=x329200]


"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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Consigliere
Fornitore del Principe
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25/05/2006 06:00
 
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ho deciso di leggermela tutta d'un fiato quando avrai finito di pubblicarla, per ora ti faccio un anticipo di complimenti tanto so che mi piacerà! [SM=g27811]


"non puoi direzionare il vento, ma puoi spiegare le vele" Anonimo


Vice amministratore della Fortezza Asciaperpetua:


Moderatore del Forum sul Signore degli Anelli

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il male... è qua...
lady Godkilla

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Patrizio
Mastro Cantore
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25/05/2006 10:54
 
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sperò di aver connesso bene le varie parti e di non aver lasciato incongruenze grossolane [SM=x329182]


"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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Patrizio
Mastro Cantore
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01/06/2006 22:56
 
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Assedio di Groningen PARTE 10

“Vostra altezza portò notizie da Groningen”.
“A sii!?!, presto muoviti!” disse il Principe.
“Parla! non ho tempo da perdere; cosa sta combinando quel dannato incompetente di Franz?”.
“Vostra altezza il rapporto della Brigata d’acciao dice che l’assedio procede bene, il generale prevede di entrare in città entro i prossimi tre giorni”
“Finalmente!!. Avrei dovuto assoldare un sicario per far fuori quei due; avrei speso meno denari e meno tempo. Invece ho voluto seguire il tuo stupido consiglio ed ora ecco in che situazione ci troviamo”
“ma… vostra altezza il piano sta andando come avevamo stabilito, appena il Generale entrerà in città vittorioso voi attaccherete con il vostro esercito personale e così vi potrete vendicare sia di lui che di quel farabutto di Fuller. Per non parlare di Ubner che sicuramente impiccherete….”
“si si ora taci!, era ovvio che il mio piano avrebbe funzionato alla perfezione, io non sbaglio mai nelle strategie militari. Non come voi sciocchi consiglieri che non siete altro”.
Il Principe terminò di esaltarsi davanti alla schiera di consiglieri che lo attorniavano mentre essi lo fissavano con sguardi accigliati.
“Andatevene ora non ho più bisogno di voi, non voglio essere disturbato finché non avrete notizie serie”
“ma vostra altezza dobbiamo ancora discutere di….”
“Non mi interessa!! Qualsiasi cosa sia, potete discuterla senza di me e ora lasciatemi e fate entrare le danzatrici”
Il principe batté le mani due volte con aria da damerino e le guardie si mossero immediatamente per scortare i consiglieri fuori dalla tenda nonostante continuavano a lamentarsi.
Le danzatrici entrarono immediatamente dopo e cominciarono subito la loro opera di intrattenimento quando ad un tratto il principe fissò una di esse in particolare dicendo:
“Tu!!!, spogliati ora!” la danzatrice, se pur riluttante, ubbidì senza pronunciar parola mentre guardava con disgusto il grassottello aristocratico che si preparava al momento di lussuria.



La notte era scesa da poco sulla città di Groningen come del resto sull’accampamento del Generale.
Franz aveva sellato il suo cavallo in gran segreto ed era sgusciato dall’accampamento per raggiungere il luogo dell’incontro stabilito. Sicuro del fatto che ormai poteva fidarsi delle parole del vecchio amico, ora pensava solamente ad andare a fondo alla funesta faccenda.
Mentre cavalcava in direzione di una macchia di bosco, luogo dell’incontro, pensò al pericolo che indubbiamente stava correndo esponendosi singolarmente nel buio della notte ma questo terminò velocemente quando in lontananza vide una tenue luce provenire dall’interno della boscaglia. Si avvicinò finché la flora glielo permise, dopo di che smontò da cavallo e si avviò verso il bagliore.
Con pochi passi, raggiunse la zona dell’incontro e li poté vedere che il tenue bagliore proveniva da una piccola lanterna sostenuta da una figura incappucciata.
“Così sei arrivato!” disse la figura con tono sommesso
“Si, e ora possiamo parlare”
“bene!” la figura ripiegò il cappuccio indietro rivelandosi e Franz non fu sorpreso di vedere il volto di Fuller che appariva preoccupato ma anche furbesco e pianificatore.
“Cos’hai scoperto di interessante?” chiese Franz ormai incuriosito da quell’incontro così segreto.
“Uno dei miei agenti si è infiltrato nel campo dell’esercito a Nord di Gronigen” cominciò Fuller sempre mantenendo un tono molto basso, “ha scoperto notizie interessanti e pericolose nei nostri confronti… che non ti piaceranno”.
“La cosa non mi piace gi° adesso, cosa diavolo stai cercando di dire!” rispose Franz.
“Il tuo principe ci vuole morti entrambi!” esclamò con decisione Fuller
“Cosaaa!!!, stai forse scherzando!!” disse Franz
“No, guarda qui!, questa è corrispondenza fra il principe e i suoi capitani; qui è chiaramente esposto il suo progetto di assassinarci entrambi con la scusa dell’assedio e di sistemare Ubner. Come si suol dire due piccioni con una fava, anzi tre”.
Franz prese le lettere dalla mano di Fuller dandogli una scorsa veloce alla tenue luce lunare dato che la lanterna era stata spenta poco prima.
“Non è possibile” disse Franz, poi ripensandoci bene… “anzi è possibile. Ho svolto altri servizi per il principe e credo di non averlo soddisfatto in qualche occasione”
“Certo deve essere così” aggiunse Fuller “credo ci voglia morti entrambi per quella vicenda successa a Danzica ricordi??”
“Si ricordo, ma non fu colpa nostra, tutta la missione fu mal organizzata e per questo perdemmo molti uomini”
“Certo!, solo che gli uomini erano i suoi e non i tuoi, visto che per lui i sodati sono solo denaro investito è stato come sprecare denaro e questa storia non gli è andata giù affatto. Quale occasione migliore per ripagarci se non qui?. Pensa al vantaggio che ne guadagnerebbe. Una città intera conquistata usando gli stessi uomini di cui vuole vendicarsi.”
Franz rimase di stucco alle rivelazioni scaturite dalla discussione, poi aggiunse, “ed un soldato morto non torna a riscuotere il compenso…”
I due si guardarono per un attimo negli occhi dopo di che Franz ruppe il silenzio “cosa facciamo ora, se il principe scopre fino a che punto conosciamo i suoi piani non esiterà ad attaccare”
“Infatti, per questo ho elaborato un piano segreto che dovrebbe consentirci di respingerlo. Ti ho fatto venire qui proprio per illustrartelo” disse Fuller
“Cosa hai mente?” chiese Franz
“Semplice! Fingi di proseguire l’assedio per altri due giorni, poi entra in città con la tua brigata di notte. Non ti verrà opposta resistenza, nel frattempo dovrebbe raggiungerci un contingente di soldati inviati da un amico a Boston che mi deve diciamo… un favore. Quando il principe muoverà per prenderci in scacco entrambi, penserà che le nostre forze sono allo stremo e che la tua brigata sia decimata, invece troverà due eserciti pronti fronteggiarlo più una bella sorpresa che non gli piacerà” Fuller terminò di spiegare il piano con un sogghigno.
“Interessante, potrebbe funzionare, ma dobbiamo prestare attenzione ci sono molte spie del principe in questa zona” disse Franz.
“Certamente, ecco perché ti ho convocato qui. Ricorda Franz, al crepuscolo del secondo giorno entra in città e raggiungi la prima cinta di mura aspettami li”
“d’accordo” rispose il generale.
I due ufficiali si salutarono e presero direzioni opposte tornando così dai rispettivi eserciti mentre la notte si inoltrava ora nella seconda metà.

Continua…


"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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Notabile
OFFLINE
02/06/2006 19:43
 
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Aspettiamo con ansia la fine del racconto!


Sei un apostolo. Sei un britanno. Sei un ingegnere, Sei un marine.

DEVI MORIRE.


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Registrato il: 25/05/2006

Patrizio
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04/06/2006 21:47
 
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A quando la prossima parte?
Sai Rurik tutta la mia famiglia si è appassionata al racconto, non ci lasciare con il fiato sospeso ancora per molto [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190]


Se il nemico piange significa che non hai affondato il colpo

Dimora di Rurik e del Clan Forgiaferro (Forum GDR, con soluzioni di giochi e tanto altro):
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Registrato il: 12/01/2006

Patrizio
Mastro Cantore
OFFLINE
05/06/2006 01:08
 
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accidenti tutta una famiglia intera!!! [SM=x329177] [SM=x329195]
non avrei mai immaginato di avere un pubblico così numeroso.

Comunque molto presto pubblicherò le ultime parti.


"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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Registrato il: 04/03/2006

Consigliere
Fornitore del Principe
OFFLINE
06/06/2006 15:02
 
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Non ho parole.... [SM=x329165]
magnifico.
Ogni complimento va stretto.
Bé... spero solo che le due ultime parti vengano pubblicate quanto prima. [SM=x329189]
Intanto,arrivederci alla prossima [SM=x329167] [SM=x329190]


"Il momento più critico giunge sempre con la vittoria" Napoleone Bonaparte.
"Non ho altro da offrirvi che sangue,fatica,lacrime e sudore..." Winston Churchill.
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Patrizio
Mastro Cantore
OFFLINE
10/06/2006 20:21
 
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Assedio di Groningen PARTE 11


“Generale! siete tornato finalmente! cominciavo a credere che vi avessero teso un imboscata” disse Herik alla vista di Franz sul suo cavallo da guerra.
“Non preoccuparti Herik, sto benone; ma dobbiamo prepararci in fretta, l’assedio deve continuare al più presto” rispose Franz.
“Signore… allora è ancora guerra?” disse il capitano con tono di resa.
“Certo Herik!, ma non contro Groningen, bensì contro il Principe!” Franz scandì bene le ultime parole anche se le pronunciò sommessamente.
“Che state dicendo Generale?, Avete forse scoperto qualcosa?”
“Certo! vecchio Herik. Malauguratamente devo rassegnarmi a dire che avevi ragione.
Le tue accuse hanno trovato fondamento, ma non parliamone qui, andiamo nella tenda”.
I due si avviarono con passo deciso alla tenda approntata come centro di comando, appena entrati Franz si sedette alla sua scrivania srotolando intanto una mappa della Città di Groningen mentre Herik depose la sua spada e si appoggiò al palo centrale della tenda senza distogliere lo sguardo dal Generale.
Franz, dopo aver dato un’occhiata veloce alla mappa tornò a prestare attenzione al capitano che ora si mostrava impaziente di sapere riguardo la questione.
“Stanotte mi sono incontrato con Fuller, il comandante delle forze di Groningen. Egli ha mandato un suo agente presso il campo del Principe a Nord per recuperare informazioni, e così è stato.
L’agente è riuscito a scoprire le vere intenzioni di questo assedio e queste implicano me ed il comandante”
“Che significa signore, non capisco ancora??” disse Herik.
“Il Principe ci vuole morti entrambi!!. Egli ha pensato bene di punire il sindaco per i mancati pagamenti delle tasse ma nel contempo ha colto l’occasione per far incontrare la nostra brigata e l’esercito di Groningen, ben sapendo che sarebbe stato implicato anche Fuller.
Conoscendo la natura del nostro stile di combattimento, era sicuro che sia io che Fuller avremmo continuato a combatterci finché uno dei due sarebbe morto in battaglia per poi far intervenire il suo esercito ad abbattere il superstite. In questo modo avrebbe conquistato la città facilmente e si sarebbe vendicato dei presunti torti subiti da noi due. Il tutto senza perdere troppi uomini dato che a quel punto entrambi gli eserciti sarebbero stati decimati. Bel piano non è vero?” disse Franz con tono ironico.
“Ma Signore, che avete fatto al Principe da fargli desiderare la vostra morte?” chiese Herik.
“Un piccolo affare andato storto a Danzica, nel quale gli unici a rimetterci sono stati i suoi uomini, e quindi il suo denaro. Personalmente tuttavia, non mi ritengo responsabile dell’accaduto in quanto fu lui a pianificare la missione suicida e se non fosse stato per me e Fuller ora non avrebbe più un intera guarnigione; ma come dico sempre cosa ne possono sapere i sangue blu della guerra?”.
“Signore ora che facciamo?” chiese Herik con l’aria indecisa.
“Semplice, abbiamo un piano io e Fuller!, il nostro compito è quello di continuare l’assedio per due giorni ancora e poi entreremo in città con un invito. Naturalmente ordinerai agli uomini di non sprecare troppi colpi e di non gironzolare troppo, altrimenti si faranno colpire inutilmente.
“Tutto qui Generale?” chiese Herik ora tranquillo, avendo ricevuto un ordine preciso.
“Si! ricordati solo una cosa e dilla a tutti gli altri ufficiali; quando saremo entrati in città, tutta la Brigata dovrà raggiungere la seconda cinta di mura, nessuno dovrà restare fuori capito!!”
“Signor si, signore!!”
“Bene ora vai ad avvisare gli altri e poi riposati almeno un’ora, sai è più impegnativo inscenare un falso assedio. Se non si sta attenti si rischia di farsi male”.
I due scoppiarono in una risata soffocata che andò sfumando mentre Herik si accingeva ad eseguire gli ordini ricevuti, Franz invece rimase a studiare la mappa stesa sulla scrivania per tutto il resto della notte finché alla fine il sonno ebbe il sopravvento su di lui.


Come stabilito i due giorni successivi all’incontro, la Brigata d’Acciaio continuò ad assediare Groningen mandando a segno pochissimi colpi contro le mura stesse della città.
Per la prima parte del secondo giorno le torri si rifiutarono addirittura di sparare segno che Fuller, da parte sua, stava eseguendo quanto stabilito con Franz .
Nonostante gli uomini della brigata non fossero stati tutti avvisati della messa in scena, molti di loro ebbero modo di capire che gli ufficiali stavano eseguendo qualche strategia segreta e quindi non si permisero di porre troppe domande indagatorie, soprattutto per il fatto che tutti avevano ricevuto l’ordine di radunarsi alla seconda cinta di mura con le rispettive divisioni, come se l’ingresso in città fosse stato pianificato; così gli scontri continuarono fino a tarda notte. Franz non mandò nessuno a riposare quella notte e le divisioni restarono schierate sul campo in attesa di qualche evento particolare. E così fu.
Alla quarta ora della notte una bandiera bianca venne issata presso il corpo di guardia della città. Immediatamente le catapulte smisero di lanciare ed un urlo di esultanza eruppe da tutte le schiere della Brigata.
Il segno era arrivato. Incolonnandosi dietro al proprio Generale, che si era preparato per tempo all’ingresso trionfale, tutta la Brigata con le varie divisioni si mosse in direzione del cancello principale che ora giaceva aperto ed incustodito.
Franz continuò a guidare i suoi uomini oltre in cancello in direzione della seconda cinta di mura come stabilito. Dopo circa un ora tutta la Brigata, compresi i reparti di artiglieria, ebbero attraversato il cancello della città. Appena l’ultima catapulta ebbe varcato il cancello due sentinelle nascoste nell’ombra dei loro mantelli uscirono dai loro nascondigli e si apprestarono a richiudere la pesante grata di ferro battuto facendo scorrere la ruota dentellata, dopo di che tornarono a scomparire.
Tutto procedeva come pianificato. Franz continuò a cavalcare verso le mura secondarie notando l’entità dell’esercito che si era arroccato da giorni dietro quelle mura.
Molti uomini armati sedevano ovunque aspettando ordini, vigili guardie curavano mucchi di vettovaglie che avrebbero consentito la sopravvivenza per mesi interi ed infine interi reparti di fanti ben armati si allenavano in zone sgombre della città incitati da civili curiosi.
Senza badare al fracasso generale cittadino, Franz e la Brigata proseguirono velocemente finché raggiunsero le mura secondarie, solo allora egli diede l’ordine di arrestarsi.
Fuller che gia in lontananza aveva avvistato il Generale, scese dalla torretta di guardia per rendere omaggio ufficialmente al nuovo alleato.
“Sei arrivato finalmente?” disse il comandante porgendo la mano,
“Mi piace far aspettare agli appuntamenti” rispose il generale stringendola.
Franz scese dal suo destriero e ordinò di condurlo via.
“Allora, quale sorpresa hai preparato per il Principe?, vecchio farabutto” disse pungolando il comandante,
“Lo vedrai con i tuoi stessi occhi, vieni” disse Fuller indicando la scaletta di pietra che li avrebbe condotti sulla sommità della torretta di guardia.
Salirono di corsa la ripida scala finché si trovarono in cima.
“Guarda e dimmi che ne pensi… sono arrivati proprio oggi”.
Franz si voltò verso l’interno delle mura ed immediatamente un’espressione di sgomento e meraviglia apparve sul suo volto segnato da mille battaglie.
“Impressionante!!…” fu l’unica parola che emise rimanendo poi a bocca aperta.

Continua…


Questa parte desidero dedicarla a Papen per il grande aiuto che mi ha elargito.
Grazie infinite. [SM=x329190]

[Modificato da Papen82 10/06/2006 21.00]



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Registrato il: 25/05/2006

Patrizio
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12/06/2006 13:33
 
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GRANDE!!!!!!!!!!!!!!! Fatela vedere a quel principe da strapazzo [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190] [SM=x329190]


Se il nemico piange significa che non hai affondato il colpo

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Patrizio
Mastro Cantore
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26/06/2006 00:35
 
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Assedio di Groningen PARTE 12

Franz stava ancora contemplando la poderosa schiera di soldati che si trovavano appostati dietro le mura quando venne destato da un maestoso urlo di battaglia invocato dal braccio alzato dello stesso Fuller.
Tutto il reggimento di soldati schierati rese omaggio al Generale che li stava osservando stupito. Interi reparti di fanteria e cavalleria erano appostati a formare un quadrato intorno a quello che risultò essere la punta di diamante dell’esercito, un singolo reparto di arcieri d’elite inglesi, armati di arco lungo.
Franz non poté che restare ancora più sbalordito vedendo gli arcieri inglesi; dai racconti di battaglie ormai passate la temuta fama di questi arcieri era giunta persino alle sue orecchie, ma mai avrebbe scommesso di vederli in azione.
Fuller emise un colpetto di tosse per richiamare Franz al saluto, infatti appena il Generale si fu ripreso lo ricambiò alzando debolmente il braccio, ed i soldati sotto di lui alzarono ancor più le voci.
“Come diavolo hai fatto a procurarti un altro esercito in così poco tempo??” disse Franz,
“diciamo che ho un amico che mi doveva ancora un grosso favore!” rispose Fuller,
“pensi che ora avremo almeno una speranza di vincere?”
Franz si volse verso Fuller con aria decisa, “dimmi il tuo piano ed insieme respingeremo il Principe!!”.

“Sua altezza, sua altezza!!!”
“che c’è ora?, Sono occupato!”
“Sua altezza, la Brigata è entrata in città questa notte, è il momento di agire.”
“cosa?, perché non sono stato avvisato prima?, presto preparate la mia armatura e il mio cavallo, voglio assistere alla disfatta di quei due con i miei occhi”.
Ricevuta la notizia il Principe si alzò immediatamente dal suo scranno e cominciò a correre verso l’armeria inciampando nella sua stessa veste e perdendo l’equilibrio, si ritrovò in ginocchio a gattoni con un gran dolore alle articolazioni pestate ma senza darci peso si rialzò in fretta tra le sommesse risate dei suoi consiglieri di corte e riprese a correre.
“Vi farò impiccare tutti stupidi!!!” urlò roso dalla rabbia mentre lasciava la stanza.
La moltitudine dei consiglieri presenti nella stanza seguì quindi il suo Principe per assisterlo e per trovare un modo di evitare la promessa di impiccagione, correndo anch’essi trafelati uscirono in fretta dalla stanza senza badare che due di loro erano volutamente rimasti indietro ed ora si apprestavano a sussurrarsi parole sospette.
“E’ tutto pronto come previsto?”
“Certo!, sarà come avete pianificato signore.”
“bene, dobbiamo solo attendere… “

Fuller e Franz si trovavano ora nella sala del municipio di Groningen intenti a terminare gli ultimi dettagli dell’imminente battaglia che sarebbe avvenuta.
Tutti gli ufficiali di entrambi gli schieramenti erano presenti alla riunione e così anche i capitani dell’esercito inglese arrivato da poco.
“Signori!!, avete compreso tutti, i vostri ordini?” disse Fuller
“Si signore!” risposero i presenti.
“bene, lo so che non sarà uno scontro facile ma ho fiducia in voi e nei vostri reparti, se manterrete tutti le vostre posizioni potremo mettere in scacco le forze del principe. Ricordatevi, dobbiamo attendere che il Principe varchi la prima cinta di mura e solo allora gli arcieri cominceranno a scoccare”.
“Avete avvisato la popolazione di sgombrare la zona?” disse rivolto ad una staffetta.
“Si signore!, la popolazione ha gia abbandonato la zona fra la prima e la seconda cinta di mura fino alla porta della città.”
“Ottimo!, se riusciamo ad attirare parte dell’esercito del Principe li, potremo tagliarli fuori dal resto e colpirli con facilità. Dopo di che le avanguardie ed i fiancheggiatori aggireranno la città dall’esterno per cogliere il Principe ai lati con la classica manovra a tenaglia. Se tutto andrà come previsto li spingeremo verso le mura o alla fuga.”
Appena Fuller ebbe terminato di esporre il piano, una guardia di Groningen fece il suo ingresso rumorosamente nella sala attirando l’attenzione di tutti.
“Signore si stanno muovendo!!, c’è anche il Principe con loro.”
“Bene, che venga pure quel maiale!, siamo pronti a riceverlo!” urlò Franz
“SIIIIII!!, A MORTE IL PRINCIPE!!!” urlarono i presenti.
“Presto!!, raggiungete i vostri reparti ed impartite i vostri ordini, dobbiamo essere pronti per la battaglia!” terminò Fuller. Tutti uscirono di fretta dalla stanza lasciando soli il Comandante ed il Generale che guardandosi l’un l’altro scambiarono ancora alcune battute;
“C’è la faremo??” chiese Fuller guardando l’amico con aria di chi cerca sicurezza,
“Non lo so vecchio amico, ma di una cosa sono sicuro, se dobbiamo morire gli venderemo cara la nostra pelle.” Si voltarono quindi ed uscirono dalla sala seguendo gli altri.

La giornata era giunta ormai alla sua metà. Il sole di mezzogiorno splendeva alto nel cielo di Groningen e scaldava debolmente tutta la piana antistante la città. I pochi resti dell’assedio avvenuto nei giorni precedenti, costellavano qua e la il terreno coperto dalla folta erba e solo il segno lasciato dalle pesanti ruote delle catapulte erano la prova dello scontro sostenuto dalla Brigata.
L’esercito del Principe arrivò nei pressi della città con uno terribile rombo di tamburi ed appena i vari reparti si furono dislocati nella piana erbosa, i porta stendardi e i trombettieri cominciarono a rendere omaggio al Principe stesso, che stava giungendo in sella al suo cavallo.
Fuller e Franz che si trovavano nella postazione di vedetta in cima alla torre Est, rimasero sbalorditi vedendo la portata delle forze nemiche.
Il Principe aveva mobilitato la maggior parte della sua potenza militare; reparti di cavalleria, fanteria, frombolieri e arcieri prendevano posizione guidati dagli ordini dei rispettivi capitani, mentre altri due reparti di picchieri si appostavano alla testa dell’esercito.
“Quanti saranno secondo te?” chiese Fuller,
“Almeno cinquemila uomini” rispose Franz con malcelata sicurezza.
“Bene! È ora di andare!, raggiungi la tua Brigata e aspetta la prima ondata di uomini dietro le mura. Io uscirò dal cancello posteriore appena gli inglesi cominceranno a scoccare” Franz guardò il compagno ora più che mai deciso a portare a termine quello scontro e rispose:
“Ci vediamo al cancello principale?!”
“Lo spero davvero!” e scesero velocemente le scalette di pietra della torre.

Continua…


PS Papen correggi pure se trovi qualche errore [SM=g27828]

Papen: fatto [SM=x329178]

[Modificato da Papen82 26/06/2006 0.47]



"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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26/06/2006 08:59
 
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Sempre ben fatto, Rurik!

[SM=x329190]


Quando avrete inquinato l'ultimo fiume, quando avrete abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo pesce, ucciso l'ultimo bisonte, solo allora vi accorgerete che non potete mangiare tutto il denaro accumulato nelle vostre banche.
RIPRENDIAMOCI LA TERRA
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26/06/2006 12:03
 
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Io aspetto la fine del racconto, per poi leggerlo tutto d'un fiato, altrimenti rischio di dimenticarmi le parti già lette... [SM=x329184]

Comunque non ne dubito, sarà un racconto mozzafiato! [SM=g27811]

[SM=x329169] Complimenti al Mastro Cantore Rurick Forgiaferro! [SM=x329169]

[SM=x329166]

[Modificato da Benjamin Martin 26/06/2006 12.04]



"La morte non è niente, ma vivere sconfitti e senza gloria è come morire ogni giorno" Napoleone Bonaparte
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6 sempre il migliore Rurik!!!!! [SM=x329197] [SM=x329169]


Sei un apostolo. Sei un britanno. Sei un ingegnere, Sei un marine.

DEVI MORIRE.


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27/06/2006 09:50
 
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Rurik, nella vita fai lo scrittore? E' fantastica [SM=g27811] ! [SM=x329190]


Chi di spam ferisce, di spam perisce!

Io, per vivere, ho bisogno di tanto affetto e di tantissimi affettati.

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Patrizio
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03/07/2006 19:33
 
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Rurik, sei veramente un grande, ma penso che Silas ti voglia spodestare, posta un racconto dopo l'altro [SM=g27830]


Se il nemico piange significa che non hai affondato il colpo

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Patrizio
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18/07/2006 22:20
 
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Assedio di Groningen PARTE 13

Il sole era ormai giunto in alto nel cielo a segnare quasi il mezzogiorno.
Quel giorno sarebbe stato ricordato per sempre nella storia di Groningen come il Giorno della Rivolta.
La piana antistante al città era già gremita dalle truppe del Principe che aspettavano solo l’ordine di attaccare, mentre all’interno delle mura, un frenetico movimento di uomini lasciava trasparire che erano in atto gli ultimi preparativi.
Il Principe nel frattempo attendeva, assieme al suo drappello di guardie personali e consiglieri, il momento giusto per dar via all’attacco.
“Vostra altezza cosa stiamo aspettando?” chiese uno dei consiglieri al suo seguito.
“Stai zitto!” urlò con voce stridula il Principe “porta male iniziare un attacco prima che il sole raggiunga lo Zenit, non lo sai??, è scritto su tutti i manuali di strategia militare!”.
Le guardie ed i consiglieri si guardarono fra loro un po’ confusi ma tornarono immediatamente a ricomporsi onde evitare di far adirare ulteriormente il Principe già nervoso.
Appena il sole ebbe raggiunto la posizione stabilita dal Principe, venne dato l’ordine di attaccare.
“Portatemi il Generale Franz e quel Fuller vivi o morti, voglio vedere i loro cadaveri marcire nel fossato del mio castello!!!" urlò il Principe,
Il capitano delle guardie si volse allora verso il Principe, “signore!, quali truppe facciamo avanzare verso la città?” disse il capitano,
“tutte!, dobbiamo schiacciare quei due moscerini!!” rispose senza nemmeno degnare il capitano di uno sguardo,
“ma signore se facciamo avanzare tutte le truppe resteremo scoperti nelle retrovie..!”
“allora manda quegli uomini laggiù” disse indicando il primo reparto di picchieri posizionato in avanguardia,
“vostra altezza scusate l’intromissione” disse un consigliere, “ma non sarà poco un solo reparto di picchieri?”
“mandatene due allora!!” rispose il Principe con tono irritato,
“ma signore…” riprese di nuovo il capitano, “i picchieri devono essere spalleggiati, altrimenti se subiranno un contr’attacco potrebbero essere decimati!”
“allora mandatene tre!!” disse di rimando il Principe ancora più irritato, mentre scrutava l’orizzonte.
Il capitano rimase confuso cercando nell’esercito un terzo reparto di picchieri che non esisteva. Si volse verso i consiglieri cercando con lo sguardo l’aiuto di qualcuno, ma ricevette solo taciti segni di astensione.
Fu così che prese coraggio e chiudendo gli occhi sputò quelle poche difficili parole “signore non abbiamo un terzo reparto di picchieri!” dopo di che sospirò per lo sforzo compiuto.
Il Principe si volse di scatto al commento del capitano, con atteggiamento di un nevrastenico cominciò ad urlare come un pazzo, “allora! vi state prendendo gioco di me??!, mandate quattro, cinque, tutti i reparti!, mandate quello che volete!. Basta che date l’ordine di attaccare. Il sole ha già passato lo Zenit, se aspettate ancora dovremo rimandare tutto!!!”.
Il capitano non si scompose minimamente davanti alle urla del Principe ed appena ne ebbe l’opportunità diede ordine di alzare la bandiera della fanteria, scegliendo di far avanzare gli unici due reparti di picchieri di cui disponevano e due di fanti.
Dopo un breve squillo di trombe, i soldati chiamati in causa si mossero marciando in direzione della città, dando così inizio all’attacco.

Franz stava terminando di impartire le ultime istruzioni ai suoi uomini, quando avvertì lo squillo delle trombe principesche. L’ordine era stato dato, ed ora rimaneva solo da attendere che i nemici si fossero avvicinati abbastanza per far scattare la trappola preparata.
Fuller nel frattempo aveva raccolto a se i reparti della milizia cittadina e si era diretto velocemente al cancello posteriore della città, che dava sul il mare.
Udendo anch’egli lo squillo delle trombe fece aumentare il passo dei cavalieri al suo seguito per raggiungere in fretta la sua posizione.
Tutto era pronto per lo scontro, la Brigata d’Acciaio dietro la seconda cinta di mura, Fuller con la milizia si Groningen sul retro della città e gli alleati inglesi schierati dietro la Brigata con arcieri e uomini di riserva.
Le truppe del Principe intanto proseguivano la loro marcia decisa verso la città ed il cancello principale, sicuri del fatto che non avrebbero incontrato eccessiva resistenza dato il recente assedio. Mentre si avvicinavano all’obiettivo, i soldati del Principe ebbero modo di notare i vari resti della battaglia e i numerosi varchi creatisi nelle mura a causa dell’artiglieria.
Dopo alcuni minuti le truppe raggiunsero il cancello di ingresso della città. La pesante porta in ferro e legno risultava tutt’ora chiusa e sbarrata; dividendosi per poter passare attraverso i varchi delle mura, le truppe di picchieri furono le prime a superarle ripristinando subito dopo la formazione lineare.
I fanti seguirono immediatamente i picchieri e quando tutti furono entrati in città, riprese all’unisono la marcia verso la seconda cinta di mura.

Continua...


"I fuochi segreti dei nostri cuori bruciano nel ricordo di dure perdite e di eroi uccisi ma, come la pietra da cui siamo venuti, resistiamo "
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18/07/2006 22:37
 
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e bravo Rurik, sempre ben fatto, anzi ben scritto!

[SM=g27811]
[SM=x329190]
[SM=x329201]


Quando avrete inquinato l'ultimo fiume, quando avrete abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo pesce, ucciso l'ultimo bisonte, solo allora vi accorgerete che non potete mangiare tutto il denaro accumulato nelle vostre banche.
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19/07/2006 00:40
 
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Bravo,non c'è che dire,aspettiamo con ansia la parte finale! [SM=g27828]


"Il momento più critico giunge sempre con la vittoria" Napoleone Bonaparte.
"Non ho altro da offrirvi che sangue,fatica,lacrime e sudore..." Winston Churchill.
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11/08/2006 19:46
 
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Racconto degno dei più grandi bardi elfici, i miei complimenti Rurik!!!!! [SM=g27811] [SM=x329190]


Sei un apostolo. Sei un britanno. Sei un ingegnere, Sei un marine.

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17/03/2009 19:09
 
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Trpp Bello!!
Oddio ma qst racconto è fantasticooooooooooooooooooo!!! [SM=x329169]
Ti prego metti presto le prossime parti nn ce la faccio più ad aspettare!!!!!!!!

BRAVO!!! [SM=x329180]


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17/03/2009 21:14
 
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Re: Trpp Bello!!
luchino9437, 17/03/2009 19.09:

Oddio ma qst racconto è fantasticooooooooooooooooooo!!! [SM=x329169]
Ti prego metti presto le prossime parti nn ce la faccio più ad aspettare!!!!!!!!

BRAVO!!! [SM=x329180]




ma sono passati 3 anni....


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18/03/2009 14:35
 
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Re: Re: Trpp Bello!!
FranckSkaergen, 17/03/2009 21.14:




ma sono passati 3 anni....



Oddio davvero???nooooooooooooooooooooooooooooooo e il finale???non posso vivere senza saperlo XDXDXDXD




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