00 06/07/2006 17:28
La separazione
- Ecco il lasciapassare per le terre di De Mornet: custodiscilo come l’anello della corona che porti, perché se lo perdi non arriverai… da nessuna parte!
- Mi sembra eccessiva la tua preoccupazione, sergente: hai a che fare con un esperto guerriero e… una compagna molto in gamba a…
- Frena, Tergot: io devo rimanere qui - disse Lydia abbassando il suo sguardo a terra per non incrociare quello del suo amato.
- Cosa?! Ma noi due… io ti voglio…
L’emozione strozzò le ultime parole nella gola del guerriero che, irritato per questa rivelazione, assestò un calcio al vaso di porcellana, nascosto nell’angolo buio della stanza della capitaneria, mandandolo in frantumi. Subito di diresse alla scrivania dove stava seduto, un po’ impacciato per la situazione, Wilbury.
- E tu? Non hai nulla da dire a proposito? No… tu non ne sai niente di tutto ciò… tu, Lydia, tu sapevi tutto dall’inizio! Sapevi che dovevi rimanere qui e non…
- Adesso basta! Il mio compito qui è molto importante, forse anche più del tuo! Devo varcare il confine della contea - continuò abbassando il tono di voce - e unirmi ai Guastatori del Principe, che mi stanno aspettando per portare a termine le ultime incursioni tra le linee nemiche.
- Non posso credere alle mie orecchie: questa è una missione pericolosissima e non mi piace affatto che la mia compagna sia una diretta interessata! Tu rimani qui!!! - tuonò il guerriero con quanta aria aveva nei polmoni.
Lidya frugò in una tasca nascosta della sua mantella e gli porse un foglio recante un sigillo, che subito riconobbe essere quello del Re; prese la pergamena e lesse, per la prima volta in vita sua, le parole scritte di pugno dal suo sovrano Aaron il saggio.
- Scusa, Lydia… non potevo immaginare che tu… e che io mi sono innamorato… ma per la miseria! Proprio perché sei la figlia del Re non sarebbe meglio che tu rimanessi al sicuro?
- Hai ragione, amore mio, ma sono anche il comandante in campo dei Guastatori e il mio posto è laggiù, tra loro!
I due si strinsero in un lunghissimo abbraccio, preludio del loro addio che sarebbe arrivato tra poche ore; uscirono nel cortile della capitaneria con alle spalle Wilbury, che aveva assistito incredulo a quel colloquio: anche lui non sapeva di trovarsi di fronte alla figlia del Re, questo era evidente, ma la sua reazione fu controllata… camminò dietro alla coppia assorto nei suoi pensieri per fermarsi improvvisamente e guardare il cielo con accennato un sorriso sulle labbra, come fosse a conoscenza di qualcos’altro che solo adesso riusciva a ordinare per avere il quadro finale della situazione.
- Sicuramente avrete bisogno di un destriero più robusto di questo, signora - disse il sergente fermo davanti ai due cavalli alla sosta.
- Ti ringrazio Wilbury, ma preferisco continuare con questo… darò meno nell’occhio e passerò sicuramente per una ladra, che è poi la mia copertura, ha ha ha
- Sì, sergente: meglio che prosegua con questo - sottolineò sospettoso Tergot, che si lasciò andare ad una fragorosa risata per allentare la tensione.
I due innamorati presero le briglie dei cavalli e si allontanarono abbracciati verso la locanda per passare quegli ultimi momenti, prima della separazione, nell’intimità.

Albeggiava sulla contea quando il cavallo montato da Tergot stava attraversando la porta d’ingresso di Urekburg sorvegliato da un alabardiere e uno spadaccino della Corona per lato; i quattro salutarono il guerriero le cui gesta di abile combattente si erano presto diffuse in tutto il borgo.
- Salute e gloria, Tergot di Ancaria!
- Salute e gloria a voi!
Si incamminò lungo il tratto di strada non ancora coperto dalla sabbia del deserto immerso nei suoi pensieri quando un improvviso fragore di zoccoli sul selciato lo ridestò; si girò per vedere la sua amata in cavalcata precipitosa verso di lui: i capelli erano ancora sciolti nella lunga chioma rossa e l’azzurro degli occhi le illuminava il viso come al tramonto.
- Un ultimo bacio… ho paura, per la prima volta posso affermare di avere paura.
- Non è niente, non ti preoccupare; ci rivedremo presto al posto stabilito e… stai in guardia dal sergente: non mi piace, è troppo silenzioso e non sono riuscito a capire se è effettivamente dei nostri…
- Ma chi, Wilbury? Ha, ha, ha… no!!! lui è… hi, hi, hi
Lydia non riusciva a trattenere le risate e contagiò anche Tergot
- Posso almeno sapere perché stiamo ridendo?
- Certo … hi, hi ,hi… ehm! Lo so che è un po’ strano, ma… vedi, anche Wilbury è un agente della corona e lavora sotto copertura - Lydia si guardò intorno sospettosa e prese Tergot per il braccio sinistro tirandolo a se - lui, in realtà, è un Mago della stirpe dei Dareon.
Il guerriero rimase sbalordito dalla dichiarazione: per quel che sapeva, la stirpe dei Dareon era stata annientata dopo la caduta del Regno Bahamut, prima di Aaron il saggio… tutti soppressi per impiccagione dopo aver subito un processo sommario ad opera di Barold, un Mago Guerriero con i poteri del fuoco che volle il potere del libro delle magie tutto per sé.
- E come si è salvato…
- È stato per merito di mio nonno: lo trovò casualmente in una baracca nella foresta intorno a Bellevue dove era appena finita una retata comandata da Barold, i genitori riuscirono a nasconderlo in una botola; lo portò al castello dove lo accudì come un figlio e crebbe al fianco di mio padre…
- Ma è giovane… e poi, le sue arti magiche? Chi…
- Allora non sai proprio nulla dei Dareon: sono maghi molto longevi e istintivi! Comunque il perfido Barold scoprì questo mistero troppo tardi, quando Wilbury e mio padre facevano oramai parte delle truppe regolari del Regno e cominciavano a combattere per il potere contro il baronato e De Mornet; in una delle tante battaglie si nascose dietro la sua fiamma e lanciò il bastone con incastonato un Amuleto di Bahamut verso Wilbury, ma mio padre se ne accorse e si gettò a proteggere il fratellastro salvandolo da morte sicura, ma andando incontro ad un lento decadimento del suo sistema nervoso, per giungere al suo stato attuale di immobilità. Ora conosci la storia della ferita di Aaron il saggio.
- Incredibile! E questa storia chi altri la conosce? Immagino nessuno… a parte i diretti interessati e la famiglia, giusto?!
- Giusto! Meglio nascondere fino al termine di quest’altra campagna militare tutta la verità. Mio fratello credo abbia già in mente cosa fare con Wilbury… adesso vai, prima di farti sorprendere dal caldo e da…
Troppo tardi! I due furono raggiunti da un gruppetto di Orchi con mazze già pronte a colpire… armi decisamente inadatte per poter anche solo pensare di far male a due combattenti come Tergot e Lydia! In un lampo i corpi degli Orchi caddero inanimati a terra, nella loro pozza di sangue.
Ancora un tenero saluto e i due si separarono definitivamente per raggiungere i loro prossimi obiettivi: le linee nemiche oltre la contea per Lydia; il castello di De Mornet, nel baronato di Crow’s Rock, per Tergot.

continua...


Quando avrete inquinato l'ultimo fiume, quando avrete abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo pesce, ucciso l'ultimo bisonte, solo allora vi accorgerete che non potete mangiare tutto il denaro accumulato nelle vostre banche.
RIPRENDIAMOCI LA TERRA