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Introduzione
Era il 2 marzo 1344. Nella ormai piccola cittadina di Lubeck si respirava un’aria felice, poiché l’inverno, quell’anno, era stato più freddo e intenso del solito; si era temuto che le scorte di grano e birra potessero finire, ma fortunatamente ciò non successe, anche grazie ai rifornimenti di Danzica, i quali arrivavano regolarmente ogni settimana stipati di cereali e qualche lasta di carne per i pochi ricchi ancora presenti a Lubecca. La birra, invece, arrivò dal nord: i nani sono maestri di queste cose. I rifornimenti erano stati irregolari, a volte a distanza di settimane, ma ogni volta arrivavano gli enormi vascelli e i possenti galeoni naneschi stipati di centinaia, a volte migliaia di barili di birra. Quando arrivavano in città i nani venivano considerati eroi. Si diceva che qualche ragazza, figlia di persone povere, si fosse infilata di nascosto nelle loro navi per vedere la terra dal quale venivano…

Fattostà che Lubeck era ancora una città rovinata. Economicamente si era ripresa dopo l’attacco pirata di 24 anni prima. Il sindaco, Sigurt Koning, aveva messo in moto un programma per rilanciare l’economia della città; esso consisteva nel rendere Lubeck “una città a mono-produzione”, cioè a specializzare la produzione della città in una sola via: utensili. E furono proprio gli utensili a salvare la città: anche se con pochi abitanti, Lubecca era divenuta la principale esportatrice di utensili, in tutto l’Impero dei mari. Purtroppo ebbe bisogno di importare tutto il resto, ma se la cavò grazie a dei contratti che avrebbero rifornito le città produttrici di cibo e materie prime di utensili a prezzi vantaggiosissimi, in cambio delle materie di cui avevano bisogno: importarono ferro dalle miniere dei nani di Alborg e di Oslo, vino e spezie da Colonia, birra, carne, cuoio e cereali da Danzica, pelli da Riga e stoffe da Malmö.
Nonostante ciò, chi arrivava a Lubeck dall’entroterra la poteva scambiare per una città fantasma: la periferia era piene di industrie di utensili, mattoni e quant’altro abbandonate e mezze diroccate; solo al centro della città vi era la vita, se essa si può chiamare tale.
Koning aveva in mente un progetto che avrebbe rimesso a nuovo queste industrie, ma esso non fu mai messo in atto.
Perché Koning era morto, nel 1331.


Questa era l'ultima introduzione-prologo della storia. Presto inizierà la storia vera e propria! [SM=g27811]


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