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Campagna: La nave fantasma

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2022 11:38
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Mitico Eroe Anseatico
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[dall'Enciclopedia della Lega Anseatica, tomo II - Personaggi Illustri della storia Anseatica, Lubecca, 1515]

Klausman. Nato ad Edimburgo nella prima metà del XIV sec., da una famiglia di fieri oppositori dell’invasore britannico.

Cronache dell’epoca riportano che il padre partecipò e cadde nella battaglia di Bannockburn (1314), al fianco di Robert I Bruce, re di Scozia. Pare che lo stesso re, per un debito di riconoscenza nei confronti del padre, incaricò un ricco mercante di Oslo di provvedere all’educazione ed alla sicurezza del giovane, rimasto orfano. Non si hanno altre notizie di lui fino ai drammatici giorni della Nave Fantasma. I carteggi privati di Battista (1300-1385) dimostrano che i due si conobbero in quel periodo. Questi carteggi sono la prima traccia delle vita pubblica di Klausman in età adulta: ne emerge come un personaggio schivo, mercante abile e metodico, poco interessato all’accumulo di ingenti ricchezze ed invece pronto a gettarsi in imprese, commerciali e non, di elevato rischio.

Pare che fosse di elevata statura e dotato di una prestanza fisica fuori del comune. Si racconta che, mentre era al timone di una goletta senza né armi né equipaggio, ebbe in sorte di incrociare la flotta del pirata Beneke, uno dei più terribili del suo secolo. Fuggì alla cattura, non prima di aver falcidiato la ciurma del pirata, gettandosi a nuoto in pieno inverno nelle gelide acque di Bergen. Fuggito alla morte, riarmò una goletta con cannoni di Lubecca ed una ciurma interamente raccolta ad Edimburgo e con quella si mise alla caccia del Beneke. Portò a termine la sua vendetta l’anno seguente, sorprendendo il pirata al largo di Aalborg ed affondando la sua ammiraglia con un solo, preciso colpo d’artiglieria alla santa barbara.

Non è ricordato per la sua ricchezza, pare anzi che lasciò poco o nulla alla morte, non avendo mai contratto matrimonio né lasciato eredi legittimi. Tuttavia, alcuni ritengono che, nel corso di tutta la vita, trasferì grosse quantità di denaro in Scozia per finanziare la guerra del suo Paese contro i mai sopiti appetiti di conquista della corona britannica.

Divenne celebre nei giorni della caccia alla Nave Fantasma.
A causa delle crescenti difficoltà causate alle città della Lega dalla leggenda secondo cui una nave fantasma assaliva le navi mercantili, facendo scomparire nel nulla equipaggio e carico, l’allora Governatore della Lega proclamò il famoso “Bando di Coraggio”, col quale invitava i mercanti della Lega, di qualunque grado e livello sociale, ad affrontare la leggenda per fare luce sul mistero.
Come è noto, Battista fu il primo a raccogliere la sfida. Il futuro Eroe Anseatico, pur arrivando ad affrontare per primo la nave leggendaria, non riuscì a completare la missione. In quegli stessi giorni, Klausman, fino ad allora sconosciuto, si presenta al Consiglio della Lega Anseatica riunito a Colonia e rende noto ai Patrizi che è in grado di completare la missione del Governatore.

Nel giro di pochi mesi mantiene la promessa ma, nonostante i grandi onori ed i giusti tributi che gli vennero riconosciuti, pare che non rimase soddisfatto dall’aver concluso l’incarico. Le ragioni di questa insoddisfazione non sono del tutto chiari.
Lo stesso Klausman narrò, in un memoriale asciutto e stringato come era nello stile dell’uomo, che la soluzione del dilemma non era all’altezza dell’impegno che aveva profuso nell’incarico, imputando a ciò la ragione del suo scontento. Altri però sostengono che la cosa che maggiormente ferì Klausmann fu il non potersi esimere, a cagione della parola data innanzi l’intera Lega Anseatica, dall’aiutare Londra, l’odiata nemica della sua gente, risollevandola da un periodo di pestilenze.
Altri ancora, infine, sostengono che l’allora Sindaco di Brema non fu in grado di esultare per il successo conseguito perché questo comportava la conclusione della vicenda nella quale aveva impegnato con passione la sua ingegnosa forza d’animo. Ed il suo spirito, irrequieto e votato alla ventura, impreparato nel compiacersi a lungo del successo raggiunto, già cercava nuove sfide da affrontare.

[Questo è il mio personale tributo ad un altro grande patrizio de La Lega Anseatica. Spero sia gradito!]

[Modificato da Battista! 30/03/2004 16.43]

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