Nuove merci e commerci [era:Quali beni aggiungereste ai mercati?]

I nove messaggi seguenti provengono dalla discussione Miniere di carbone

però di merce manca il pane, il latte, lo zucchero (si potrebbe importare dall'america)e tutti i tipi di frutta e verdura.
credo siano più importanti dell'olio o del cuoio,ma non li hanno messi per qualche particolare motivo, oppure se ne sono dimenticati?

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Scritto da: caruti 15/06/2005 12.01
però di merce manca il pane, il latte, lo zucchero (si potrebbe importare dall'america)e tutti i tipi di frutta e verdura.
credo siano più importanti dell'olio o del cuoio,ma non li hanno messi per qualche particolare motivo, oppure se ne sono dimenticati?

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Il pane lo fanno coi cereali, lo zucchero non si usava (c'era il miele); le verdure le compreranno in loco e comunque sarebbe irrealistico poterle conservare per decenni in magazzino; il latte pure.

p.s.: ma che ci fa qui questo messaggio?

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Scritto da: Nemo89 15/06/2005 12.49

Il pane lo fanno coi cereali, lo zucchero non si usava (c'era il miele); le verdure le compreranno in loco e comunque sarebbe irrealistico poterle conservare per decenni in magazzino; il latte pure.

p.s.: ma che ci fa qui questo messaggio?

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il messaggio l'ho messo qui perchè si parlava di carbone, una merce che non c'era, comunque anche la carne e il pesce non si potrebbero conservare a lungo, e poi lo zucchero quando scoprirono l'america divenne richiestissimo, e allora perchè se scopriamo l'america non compare lo zucchero?

[Modificato da caruti 15/06/2005 15.08]

La carne e il pesce dovrebbero essere entrambi secchi e sotto sale, quindi con un buon periodo di conservazione.

L'America la scopriamo noi perché sappiamo dove si trova, ma all'epoca (1300) non se ne sapeva ancora nulla, quindi magari gli ideatori del gioco hanno dato la possibilità di scoprirla e di esportare merce, ma non di importarla, altrimenti sarebbe forse diventato troppo complicato, anche perché avrebbero dovuto aggiungere il cacao, le patate, i pomodori, il grano, ecc. ecc. Troppe variabili che avrebbero magari reso il gioco un po' più complicato e, perché no, più costoso.
Almeno io la penso così.

[Modificato da lordjolly 15/06/2005 15.35]

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Scritto da: lordjolly 15/06/2005 15.35
Almeno io la penso così.

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Io pure. Senza contare che quelle merci non furono importate fin da subito e ad esempio in Italia il pomodoro si affermò solo più di due secoli dopo...

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Scritto da: lordjolly 15/06/2005 15.35
La carne e il pesce dovrebbero essere entrambi secchi e sotto sale, quindi con un buon periodo di conservazione.

[Modificato da lordjolly 15/06/2005 15.35]

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Sotto sale? Allora li potremmo conservare nei magazzini!(naturalmente con grandi quantita di sale)

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Scritto da: Don Micky 23/06/2005 12.03
Sotto sale? Allora li potremmo conservare nei magazzini!(naturalmente con grandi quantita di sale)

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A cosa credevi che servisse tutto quel sale che consumano capanne dei pescatori e allevamenti di bovini?
E poi tu dove li tieni? In frigorifero? Importi del ghiaccio?

Capisco la funzione del sale, ma qualcuno mi spieghi quella del legno.porfavor senior:cryz:, e anche qulla degli utensili per le pelli:cryz: :cryz:, o la produzione di miele e non quella del latte e derivati, che in tutto il nord europa,soprattutto in olanda ha un grande traffico commerciale .

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Scritto da: Victor von Crystopher 01/07/2005 10.49
Capisco la funzione del sale, ma qualcuno mi spieghi quella del legno.porfavor senior:cryz:, e anche qulla degli utensili per le pelli:cryz: :cryz:, o la produzione di miele e non quella del latte e derivati, che in tutto il nord europa,soprattutto in olanda ha un grande traffico commerciale .

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Per le pelli c'è pur bisogno di attrezzi, cioè gli utensili.
Hanno messo il miele perhè si conserva più a lungo del latte(oltre al fatto che si può conservare fuori frigo) e non hanno messo i derivati del latte perchè sennò avrebbero dovuto mettere anche il latte.
In pratica hanno dovuto rendere realistica anche la conservazione dei beni, facendo una selezione.
Per il legno vabbò, c'è sempre bisogno dei mobili.

Io aggiungerei il latte e le verze...
Il latte per ovvie ragioni, e queste verdure perchè sono uno dei cibi più consumati da Tedeschi,Polacchi ecc. anche nei giorni nostri.
Voi che ne pensate?

Il sondaggio scaturito da queste proposte si svolge qui.

[Modificato da Nemo89 30/06/2006 14.12]

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Scritto da: Franz Goldzerberg 01/06/2006 14.18
Io aggiungerei il latte e le verze...
Il latte per ovvie ragioni, e queste verdure perchè sono uno dei cibi più consumati da Tedeschi,Polacchi ecc. anche nei giorni nostri.
Voi che ne pensate?

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Il latte è una merce che va a male subito, non dura più di 2 giorni, non mi sembra una buona idea...

Aggiungerei le sete e la corda (per la fabbricazione delle navi )

la canapa è la corda per le navi (e non solo ), e le sete ci sono già... sono le stoffe...o no?

il latte che consumano di più al nord è uno strano latte di capra che praticamente dura secoli prima di marcire, ma anche da sano sembra marcio, io sulle mie navi non voglio quella schifezza!
e preferibilmente nemmeno i crauti ne i wurstel!

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Scritto da: |bortogod| 01/06/2006 16.41
la canapa è la corda per le navi (e non solo ), e le sete ci sono già... sono le stoffe...o no?

il latte che consumano di più al nord è uno strano latte di capra che praticamente dura secoli prima di marcire, ma anche da sano sembra marcio, io sulle mie navi non voglio quella schifezza!
e preferibilmente nemmeno i crauti ne i wurstel!

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Hai ragione! Mi ero dimenticato delle funzioni della canapa...

Per le stoffe, esso è un termine generico, indirizzato a tutti i tessuti (pregiati o meno: le sete sono delle stoffe, volevo dividerle per aggiungere una merce pregiata...)
Si potrebbe aggiungere il cotone (esisteva? ), con il quale (materia prima) si fanno i tessuti con i quali si fanno gli indumenti (altra merce); ma nn sono convinto neanch'io di quest'idea poichè all'epoca i vestiti si facevano in casa coi telai...

Peccato che non si possa neanche pensare di aggiungere il carbone...
comunque il cotone è una pianta americana e quindi non esisteva...
Pensa,Franz,pensa!
Cosa si potrebbe aggiungere?
IL bestiame,forse?

Questi beni deperibili probabilmente non sono stati inseriti per un minimo di realismo: va bene che non si deteriori mai il pesce sotto sale, ma le verze sarebbe un po' eccessivo. E poi quei prodotti veniva dalla campagna direttamente in città, non passavano certo per il commercio su lunghe distanze, perciò non ci riguardano: se ne occupano i mercanti della città.

io aggiungerei gli schiavi ... prelevabili solo attrvaerso spedizioni ...

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Scritto da: deargh 04/06/2006 16.29
io aggiungerei gli schiavi ... prelevabili solo attrvaerso spedizioni ...

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Si e magari anche dei campi di lavoro . Oppure li potremmo usare al posto dei muratori e paghiamo solo i materiali, e altro che vele forniamo remi e usiamo gli schiavi.
E oltretutto perchè stipendiare gli operai usiamo gli schiavi, no???????

Gli schiavi comporterebbero una serie di modifiche: chi è il c che paga la manodopera se ci sono gli schiavi? E poi le importazioni di schiavi non sono in un altro periodo storico?


se si arriva all'anno 2000 (se si può) si continuano a usare le barche a vela?

[Modificato da ||MaVeRiK|| 04/06/2006 16.46]

No, gli schiavi sono fuori discussione:
1 perchè rovinerebbero COMPLETAMENTE la strategia di produzione del gioco;
2 perchè NON C'ENTRANO ASSOLUTAMENTE NIENTE con l'ambientazione storica.

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Scritto da: LittleTeo 04/06/2006 22.58
No, gli schiavi sono fuori discussione:
1 perchè rovinerebbero COMPLETAMENTE la strategia di produzione del gioco;
2 perchè NON C'ENTRANO ASSOLUTAMENTE NIENTE con l'ambientazione storica.

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e io che avevo detto?

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Scritto da: Franz Goldzerberg 01/06/2006 18.13
comunque il cotone è una pianta americana e quindi non esisteva...

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Alcune notizie che, oltre a delle informazioni (che non fanno mai male), possono aiutare nella discussione sull’opportunità di ampliare e diversificare l’elenco delle merci proposte in PIII
[ovvia avvertenza: non è farina del mio sacco]
La più antica tra le fibre vegetali è certamente il lino. Il Linum Usitatissimum, pianta dalla quale, a seguito della macerazione delle fibre, è ricavato il tessuto, conosciuto nella regione dell’antico Egitto fin dal V millennio avanti Cristo, fu coltivato da Egizi, Fenici, Babilonesi e altri popoli del Medio Oriente che ne diffusero l’uso a Greci e Romani. A partire dal Medioevo la coltivazione del lino si diffuse in tutta Europa e le Fiandre, con il loro clima umido, ne divennero uno dei principali centri di produzione. Il dominio del lino rimase incontrastato fino all’inizio dell’Ottocento quando il cotone, con l’introduzione di nuovi telai che ne facilitarono la filatura, da prodotto pregiatissimo destinato all’alta nobiltà, divenne un prodotto di massa.
Il cotone, il cui termine deriva dall’arabo katun ovvero "terra di conquista", già presente prima del secondo millennio avanti Cristo in India ed anche in Perù, fu introdotto dai Saraceni prima in Sicilia nel IX Secolo e poi in tutta Europa attorno al 1300. Considerato un prodotto d’importazione, e per di più difficile da filare e tessere, rimase per lungo tempo un tessuto di lusso al pari della seta. In Europa famose erano le impalpabili stoffe di cotone indiano dipinte con tinture che apparivano gradualmente con il passare del tempo.Gli Europei, al loro arrivo in America, trovarono il cotone coltivato e manifatturato nelle Indie Occidentali, nel Messico, nel Perù, nel Brasile. Erano colture che traevano origine dalle specie locali, diverse da quelle del vecchio mondo.
La seta, fibra ricavata dal filamento del bozzolo del cosiddetto "baco da seta" (Bombyx Mori), ebbe la sua origine circa nel 2600 a.C. in Cina o, secondo alcuni, in India. Di certo la seta cinese, ottenuta da un filo continuo lungo dai 600 ai 900 metri, era la più pregiata per struttura e colore. La seta indiana, al contrario, era prodotta utilizzando fibre corte perché non era conosciuto il sistema di bollitura e dipanatura dei bozzoli necessario ad ottenere un filo continuo. I Cinesi per centinaia d’anni custodirono gelosamente il segreto delle varie fasi della sericoltura: leggi imperiali punivano severamente coloro che lo rivelavano.
Gli occidentali credevano che la seta si ottenesse dalle fibre della parte interna della corteccia di un raro albero. Solamente con il declino dell’impero, la cerchia di coloro che erano a conoscenza di questa lucente fibra si allargò. All’inizio del II Secolo a.C. i mercanti percorrevano vie carovaniere dall’Oriente attraverso l’Asia Centrale fino ai porti del Mediterraneo per portare le preziose sete; questi percorsi presero il nome di "via della seta".
Nel 551 d.C. l’imperatore Giustiniano, per assicurarsi la fornitura di bachi da seta, inviò due monaci in Cina e questi fecero ritorno a Costantinopoli con bastoni di bambù riempiti di bachi da seta. Da allora cominciò la tradizione del baco in Occidente che da Costantinopoli si diffuse in tutta Europa. Nel 1140 il prezioso insetto entrò in Sicilia e, tra il 1300 ed il 1500, la produzione della seta in Italia raggiunse un notevole sviluppo grazie alla grande richiesta delle famiglie nobili che amavano indossare le splendide sete; Firenze, Milano, Lucca, e Venezia furono i principali centri di lavorazione.
La filatura e la tessitura della lana si svilupparono dopo quelle delle fibre vegetali. Da ritrovamenti archeologici, risalenti a circa 5000 anni fa, risulta che la lavorazione della lana era diffusa in diversi luoghi, dalle Ande all’Egitto, dall’Asia Minore all’Europa Settentrionale.
Roma importava lana grezza dalla Grecia, dalle Gallie e dall’Africa per lavorarla nelle fabbriche dell’impero. La Spagna fu un grande centro di produzione e tessitura della lana e l’allevamento della pecora merino durante il XIV secolo segnò una grossa svolta nell’industria laniera. La morbidezza e la struttura sottilissima della fibra merino permetteva di realizzare stoffe damascate bellissime e resistenti.
In Italia Firenze divenne la capitale tessile, ma fu la Francia il centro mondiale della lana, dove la fiera che si teneva a Champagne attirava venditori ed acquirenti da tutte le nazioni ...

[Modificato da Papen82 05/06/2006 12.52]

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l'enciclopedia vivente!

[Modificato da |bortogod| 05/06/2006 14.06]

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Scritto da: |bortogod| 05/06/2006 14.02

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[Modificato da |bortogod| 05/06/2006 14.06]

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Magari! Piuttosto il "consultatore di enciclopedie", ma sarebbe meglio dire delle notizie e informazioni che si piluccano qua e là sul web ...

E così praticamente tutte le proposte sono state annullate. Cmnq a me piacerebbe inserire una merce pregiatissima, che viene prodotta poco ed in poche città, e viene comprata per 5000 marchi al barile e rivenduta a 7000... non so quale merce, però...

[Modificato da LittleTeo 05/06/2006 23.18]

Veramente non è vero che siano state tutte rigettate: per esempio, diversificare i vari tipi di stoffe sulla base delle materie prime con cui erano prodotte (lana, lino, cotone, seta) e che potevano effettivamente avere un valore enormemente diverso, non sarebbe una cattiva idea ...

[Modificato da Von Frhulich 05/06/2006 23.37]

magari si potrebbe fare che il telaio può rendere stoffe sia la lana che il cotone (direi comunque solo due tipi di merci) producendo stoffe di alta o media qualità, che poi verranno vendute a prezzi diversi.